Messaggio dell'Arcivescovo per Natale 2020

Lettera dell'Arcivescovo per il S. Natale 2020


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Molto oltre la paura

 

 

Si intitola «Molto oltre la paura» la Lettera che l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia ha indirizzato a tutti gli abitanti delle diocesi di Torino e Susa in occasione della festa patronale di san Giovanni Battista

 

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Preghiere Mariane


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Maria, Terra del cielo

(preghiera di Enzo Bianchi priore emerito di Bose)

 
 
Santa Maria
Madre del Signore
la tua fede ci guida.
 
Volgi lo sguardo
verso i tuoi figli
“Terra del cielo”.
 
La strada è lunga
e su di noi la notte scende
intercedi presso il Cristo
“Terra del cielo”.
 
 
 
 
Per l’Oriente come per l’Occidente cristiano – al di là di formulazioni differenti – la Dormizione-Assunzione di Maria è un segno delle “realtà ultime”, di ciò che deve accadere in un futuro non tanto cronologico quanto di “senso”, un segno della pienezza cui i nostri limiti anelano: in lei intuiamo la glorificazione che attende il cosmo intero alla fine dei tempi, quando “Dio sarà tutto in tutti” (1Cor 12,28) e in tutto. E’ la porzione di umanità già redenta, figura di quella “terra promessa” cui siamo chiamati, lembo di terra trapiantato in cielo. Un inno della Chiesa ortodossa serba canta Maria come “terra del cielo”, terra, adamah da cui noi come lei siamo tratti (cf. Gen 2,7), ma terra redenta, cristica, trasfigurata grazie alle energie dello Spirito santo, terra ormai in Dio per sempre, anticipazione del nostro comune destino.

 

Preghiere Mariane di papa Francesco per Maggio 2020

Preghiera a Maria


O Maria, Tu risplendi sempre nel nostro cammino come segno di salvezza e di speranza.
Noi ci affidiamo a Te, Salute dei malati, che presso la croce sei stata associata al dolore di Gesù, mantenendo ferma la tua fede.
Tu, Salvezza del popolo romano, sai di che cosa abbiamo bisogno e siamo certi che provvederai perché, come a Cana di Galilea, possa tornare la gioia e la festa dopo questo momento di prova.
Aiutaci, Madre del Divino Amore, a conformarci al volere del Padre e a fare ciò che ci dirà Gesù, che ha preso su di sé le nostre sofferenze e si è caricato dei nostri dolori per condurci, attraverso la croce, alla gioia della risurrezione. Amen.
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.

Preghiera a Maria

«Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio».

Nella presente situazione drammatica, carica di sofferenze e di angosce che attanagliano il mondo intero, ricorriamo a Te, Madre di Dio e Madre nostra, e cerchiamo rifugio sotto la tua protezione.
O Vergine Maria, volgi a noi i tuoi occhi misericordiosi in questa pandemia del coronavirus, e conforta quanti sono smarriti e piangenti per i loro cari morti, sepolti a volte in un modo che ferisce l’anima. Sostieni quanti sono angosciati per le persone ammalate alle quali, per impedire il contagio, non possono stare vicini. Infondi fiducia in chi è in ansia per il futuro incerto e per le conseguenze sull’economia e sul lavoro.
Madre di Dio e Madre nostra, implora per noi da Dio, Padre di misericordia, che questa dura prova finisca e che ritorni un orizzonte di speranza e di pace. Come a Cana, intervieni presso il tuo Figlio Divino, chiedendogli di confortare le famiglie dei malati e delle vittime e di aprire il loro cuore alla fiducia.
Proteggi i medici, gli infermieri, il personale sanitario, i volontari che in questo periodo di emergenza sono in prima linea e mettono la loro vita a rischio per salvare altre vite. Accompagna la loro eroica fatica e dona loro forza, bontà e salute.
Sii accanto a coloro che notte e giorno assistono i malati e ai sacerdoti che, con sollecitudine pastorale e impegno evangelico, cercano di aiutare e sostenere tutti.
Vergine Santa, illumina le menti degli uomini e delle donne di scienza, perché trovino giuste soluzioni per vincere questo virus.
Assisti i Responsabili delle Nazioni, perché operino con saggezza, sollecitudine e generosità, soccorrendo quanti mancano del necessario per vivere, programmando soluzioni sociali ed economiche con lungimiranza e con spirito di solidarietà.
Maria Santissima, tocca le coscienze perché le ingenti somme usate per accrescere e perfezionare gli armamenti siano invece destinate a promuovere adeguati studi per prevenire simili catastrofi in futuro.
Madre amatissima, fa’ crescere nel mondo il senso di appartenenza ad un’unica grande famiglia, nella consapevolezza del legame che tutti unisce, perché con spirito fraterno e solidale veniamo in aiuto alle tante povertà e situazioni di miseria. Incoraggia la fermezza nella fede, la perseveranza nel servire, la costanza nel pregare.
O Maria, Consolatrice degli afflitti, abbraccia tutti i tuoi figli tribolati e ottieni che Dio intervenga con la sua mano onnipotente a liberarci da questa terribile epidemia, cosicché la vita possa riprendere in serenità il suo corso normale.
Ci affidiamo a Te, che risplendi sul nostro cammino come segno di salvezza e di speranza, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Amen.

Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito

NOTA PASTORALE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE REGIONALE DEL PIEMONTE E VALLE D’AOSTA SU AMORIS LAETITIA

ai sacerdoti e alle comunità cristiane, alle famiglie e agli operatori pastorali

«Il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito»

(Sal 34,19)

accompagnare, discernere, integrare

La Conferenza Episcopale del Piemonte e della Valle d’Aosta (C.E.P.) ha ritenuto utile, come altre conferenze regionali nei mesi scorsi, preparare e affidare ai sacerdoti e ai fedeli delle nostre diocesi una Nota pastorale per offrire alcuni orientamenti e richiamare i criteri sostanziali nell’applicazione dell’esortazione apostolica Amoris laetitia di Papa Francesco. Pur fissando, fin dal titolo, l’attenzione sui fedeli che vivono situazioni di non piena realizzazione del sacramento dell’amore sponsale, la Nota della C.E.P. vuole in realtà invitare a uno stile di vicinanza e di attenzione a tutte le famiglie, che dovrebbe illuminare l’azione pastorale delle nostre comunità, così che si realizzino quelle scelte di accoglienza e accompagnamento, di discernimento e integrazione, che rivelano il volto del Signore che si fa vicino alle più diverse situazioni di vita. Seguendo le indicazioni che Amoris laetitia ci ha affidato, la Nota mette a disposizione alcuni criteri per la loro mediazione nelle nostre diocesi, suggerisce le attenzioni che sacerdoti, diaconi e fedeli sono chiamati a vivere per attuare uno stile nuovo di accoglienza e accompagnamento, insieme a proposte pastorali per educare le nostre comunità e offrire cammini di discernimento che siano capaci di illuminare le coscienze alla luce del valore e della responsabilità dell’amore sponsale che risplende in Cristo, così da attuare le integrazioni, sacramentali ed ecclesiali, che sono possibili nel cammino dei singoli e delle coppie. “Accogliere”, “discernere” e “integrare” sono i verbi che Amoris laetitia ci indica e che esprimono la vicinanza del Signore, l’azione pastorale che la realizza, l’impegno di evangelizzazione e formazione che ci attende. Mi auguro che i sacerdoti, i diaconi, coloro che sono impegnati nella pastorale familiare e le stesse famiglie accolgano questa Nota come sussidio che sprona a leggere e meditare direttamente il testo di Amoris laetitia, per accoglierlo e attuarlo concretamente nelle nostre comunità e nella vita stessa delle famiglie.

Cesare Nosiglia Arcivescovo di Torino Presidente della C.E.P