Pellegrinaggio a Roma

PELLEGRINAGGIO a ROMA 

giugno 2014

 


DOMENICA 7 Settembre 


Nel salone parrocchiale un folto gruppo di Pellegrini si è ritrovato per scambiarsi ricordi, condividere foto e per visionare il bellissimo filmato del Pellegrinaggio a Roma realizzato da un volenteroso partecipante.

Dopo la s. Messa di ringraziamento l'incontro si è concluso con un'abbondante "merenda sinoira" condivisa. 

Vi hanno partecipato anche alcuni amici che pur non avendo preso parte al Pellegrinaggio erano interessati all'iniziativa.

 


 

 

All’alba di martedì 10 giugno, un nutrito gruppo di parrocchiani reagliesi, amici e parenti, è partito alla volta di Roma, comodamente raggiunta prima di mezzogiorno grazie all’alta velocità. Ci accompagnava Daniela, nostro sergente maggiore, pardon, nostra guida per tutta la durata del soggiorno romano, lavoro certo non semplice da lei svolto con un curioso misto di autorevolezza e affetto. All’arrivo a Roma un intoppo logistico ha diviso la comitiva reagliese in due diversi alberghi, comunque prossimi l’uno all’altro, con la spiacevole conseguenza del furto di una borsa. La grande umanità di Rita, e il desiderio di godere appieno del pellegrinaggio, hanno fatto sì che l’episodio non turbasse più di tanto la nostra giornata.

Dopo un tranquillo pranzo libero, consumato nei locali di piazza di Porta Maggiore all’ombra delle imponenti rovine di tre acquedotti romani che proprio qui si congiungevano per portare l’acqua nella città eterna, siamo partiti in pullman per un giro guidato. Superata la basilica di San Giovanni in Laterano, a cui avremmo dedicato una visita il giorno successivo, abbiamo raggiunto e costeggiato le imponenti Terme di Caracalla, il Circo Massimo e i sovrastanti resti del Palazzo Imperiale, il Campidoglio con la celeberrima statua equestre di Marco Aurelio, e quindi piazza Venezia, con il maestoso e sempre commovente Altare della Patria, e il balcone dove esattamente settantaquattro anni prima Mussolini dichiarava l’entrata in guerra dell’Italia. Il Quirinale, Santa Maria Maggiore e il sempre grandioso Colosseo, insieme alla Piramide Cestia e alla Bocca della Verità, completavano questo primo percorso che ci ha portati in piazza Navona, dove abbiamo passeggiato ammirando la celebre fontana dei Fiumi e rinfrescandoci dal caldo torrido con un gelato. Il pullman ci ha quindi riportato agli alberghi, con un largo giro che ha permesso a tutti di godere del lungo Tevere e del parco di Villa Borghese. Un piacevole aperitivo in terrazza e una gradita cena in compagnia di “Papa boys” spagnoli, hanno concluso la giornata. Tutti a nanna, con la sveglia puntata alle 4.45.

Ancora prima dell’alba di mercoledì 11 giugno, la compagine reagliese è riunita sul pullman che la porterà in Vaticano, per l’Udienza Generale di papa Francesco, meta del nostro pellegrinaggio. Ben prima delle sei siamo già in coda ai metal detector che regolano l’accesso a piazza San Pietro, e che apriranno alle 7.30. Uniti e compatti come ci incita la nostra guida, resistiamo fino all’ora fatidica, affrontando un meccanismo di gestione e controllo della folla che non possiamo che augurarci migliori nel tempo. Per le 8 siamo comunque tutti comodamente seduti in piazza, in attesa del pontefice.

 Papa Francesco arriva ben prima delle 10, consapevole della pesante ondata di caldo afoso che colpisce la città. Che emozione! Grandi e bambini saliamo sulle sedie per cogliere uno sguardo, un sorriso, emozioni uniche che non lasceranno mai i nostri cuori, mentre lo striscione Parrocchia di Reaglie e le nostre urla di giubilo salutano la menzione del nostro gruppo e della nostra chiesa. 

Papa Francesco ha incentrato la catechesi sul timore di Dio, dono dello Spirito Santo, denunciando con enfasi il marcio della corruzione, della tratta di persone e del lavoro schiavo. Ci ha esortato a non riporre la speranza nei soldi, nell’orgoglio, nel potere, nella vanità, ma nell’amore che Dio Padre ci dà, nelle Sue carezze ricevute e accettate, ricordandoci che dall’altra parte non porteremo i soldi, ma l’amore ricevuto e tutto quello che abbiamo fatto per gli altri.

A udienza terminata, il gruppo si è soffermato in piazza per l’immancabile foto di gruppo con lo striscione e lo splendido sfondo di San Pietro. Il ritorno al pullman, che ci aspettava oltre Castel Sant’Angelo, davanti al Palazzo di Giustizia, è stato gravoso, poiché fatica e stanchezza si sono sommate a un caldo opprimente, rendendo la camminata lungo via della Conciliazione difficile e pesante per molti.

 

Chi si apprestava a ripartire in serata, ha poi goduto di un piacevole pranzo nei pressi del Colosseo, allietato da arie cantate e da temerari passi di danza! Quindi, tutti insieme e armati di radioline e auricolari, ci siamo recati in pullman alla basilica di San Giovanni in Laterano, dove una preparatissima guida locale ci ha permesso di scoprire storia e curiosità della prima sede papale, dell’annesso battistero, dell’obelisco alla cui ombra plurimillenaria ci siamo riposati, e della Scala Santa, che il tempo tiranno ci ha impedito di salire.

Il pullman ha quindi portato in stazione il gruppo che rientrava a Torino, arrivato puntuale a Reaglie intorno alle 23, mentre il resto della comitiva si preparava a gustare un giorno ai Castelli Romani.

Claudia Bordese Valfrè

 

Lasciati i partenti, il gruppo dei superstiti si è recato a visitare la chiesa Santa Croce di Gerusalemme, una basilica minore. E’ stata una scoperta interessante per le reliquie custodite come la terra del Golgota, i frammenti del legno della croce, i chiodi della crocifissione, le spine della corona,il dito di san Tommaso.

La cena è stata allietata anche per noi da canti e danze.

Il giorno successivo siamo partiti con destinazione “Castelli Romani”: abbiamo visitato uno splendido monastero risalente all’anno 1000 dedicato a san Nilo, promotore della costruzione.

Da Grottaferrata, passando per le cittadine dei Castelli, ci siamo fermati a Castelgandolfo, storica residenza estiva dei Papi; poi dalla piazza del palazzo, svoltando in una viuzza siamo rimasti estasiati dalla vista del lago che si è presentata ai nostri occhi.

Al termine di una passeggiatina ci siamo recati al ristorante che ci attendeva con deliziose specialità del posto accompagnate da una vista-lago davvero eccezionale.

Rientro a Roma con un ultimo giro turistico della città e poi ci siamo recati alla stazione per il rientro a casa.

Restano nei nostri cuori i ricordi delle giornate passate insieme ed il proposito di organizzare altri eventi; ma abbiamo anche rafforzato la conoscenza e l’amicizia tra i partecipanti e la presa di coscienza di cosa significa “fare gruppo”.

Gino Giannetto